La guida di Luca

Luca
La guida di Luca

Visite turistiche

Un luogo in cui rilassarsi in qualsiasi periodo dell'anno. In primavera si può assistere alla fioritura delle ninfee, d'estate si può passeggiare per godere dell'ombra e per fare un picnic, d'autunno per assistere alla magia dei colori e d'inverno per camminare nella nebbia in un paesaggio carico di mistero.
8 locals recommend
Lago di Sartirana
8 locals recommend
Un luogo in cui rilassarsi in qualsiasi periodo dell'anno. In primavera si può assistere alla fioritura delle ninfee, d'estate si può passeggiare per godere dell'ombra e per fare un picnic, d'autunno per assistere alla magia dei colori e d'inverno per camminare nella nebbia in un paesaggio carico di mistero.
Montevecchia domina il paesaggio di Merate, con la sua chiesetta appoggiata giusto sulla cima di un colle. Prendetevi il vostro tempo per passeggiare con calma in cima alla collina, in un borgo incantevole, tra i vigneti e i paesaggi della Brianza più verde. Nelle giornate più limpide è possibile vedere la Madonnina del Duomo di Milano, nelle giornate di nebbia è possibile ammirare il "mare di nuvole", un'esperienza unica. E se il vostro interesse è enogastronomico, beh... il colle è letteralmente costellato di ristoranti, agriturismi e aziende agricole di assoluta qualità. Vino locale e salumi nostrani sono una leccornia da non perdere, ma la vera attrazione sono i famosi "formaggini" di Montevecchia.
45 locals recommend
Montevecchia
45 locals recommend
Montevecchia domina il paesaggio di Merate, con la sua chiesetta appoggiata giusto sulla cima di un colle. Prendetevi il vostro tempo per passeggiare con calma in cima alla collina, in un borgo incantevole, tra i vigneti e i paesaggi della Brianza più verde. Nelle giornate più limpide è possibile vedere la Madonnina del Duomo di Milano, nelle giornate di nebbia è possibile ammirare il "mare di nuvole", un'esperienza unica. E se il vostro interesse è enogastronomico, beh... il colle è letteralmente costellato di ristoranti, agriturismi e aziende agricole di assoluta qualità. Vino locale e salumi nostrani sono una leccornia da non perdere, ma la vera attrazione sono i famosi "formaggini" di Montevecchia.
Il centro cittadino è piccolo, ma ogni martedì si tiene un grande mercato dove è possibile comprare di tutto. Il giovedì, dietro al municipio si tiene inoltre un piccolo mercato di produttori locali: frutta, formaggi, salumi, pane e miele dal gusto incredibilmente genuino! Il centro è di fatto costituito da due piazze irregolari, collegate da un corto ma elegante viale alberato che sottolineano di fatto l’origine medievale del borgo. Nelle due piazze sorgono rispettivamente il Municipio e il Castello Prinetti (già Visconti), dal quale si staglia la caratteristica Torre di Merate. Da qui parte via Manzoni, che termina all’altezza delle scuole medie, un tempo collegio dei Padri Somaschi e dove studiò nientemeno che Alessandro Manzoni. Partendo dal Municipio, invece, dapprima scendendo per via Trento per poi risalire via Roma, si passa di fianco alla maestosa Villa Belgiojoso e si arriva fino alla chiesa par- rocchiale di Sant’Ambrogio... eh si, condividiamo il patrono con Milano, e dovreste vedere che mercato il 7 dicembre!!! Da qui, risalendo tutta via Baslini, si arriva al cimitero del paese, che a molti potrebbe interessare per fare due passi immersi nel silenzio. Ma quello che più colpisce è la chiesa abbandonata dedicata alla Santissima Immacolata (ex oratorio San Luigi, per i locali), una spettrale figura che si erge tra edere e sterpaglie e circondata dall’alone di numerose leggende. Nei nebbiosi crepuscoli di novembre c’è chi giura di aver visto delle ombre vagolare tra ciò che resta delle vecchie vetrate. Lasciata questa inquietante tappa del nostro percorso ideale possiamo affacciarci al parco di Villa Belgiojoso e decidere di ridi- scendere in paese, oppure prendere via del Subaglio per far visita alla splendida Villa Subaglio e fare due passi in mezzo alla campagna fino ad arrivare dapprima all’osservatorio astronomico di Brera (prenotate con ampio anticipo la visita e l’osservazione del cielo, non ve ne pentirete) per poi raggiungere Sartirana, una delle frazioni del paese. Fate il giro del piccolo lago lasciandovi incantare dal fascino delle ninfee e fate una meritata pausa alla locanda di Cassina Frà Martino e, se volete esagerare, potete spingervi fino al Santuario della Madonna del Bosco, dove il giovane Angelo Roncalli (che molti avrebbero poi chiamato Papa Giovanni XXIII) si recava frequentemente dalla vicina provincia di Bergamo per volgere le sue preghiere. Tutto il giro vi prenderà al massimo 4 ore, ma tutto dipenderà da quanto vi fermerete all’osteria!
6 locals recommend
Merate
6 locals recommend
Il centro cittadino è piccolo, ma ogni martedì si tiene un grande mercato dove è possibile comprare di tutto. Il giovedì, dietro al municipio si tiene inoltre un piccolo mercato di produttori locali: frutta, formaggi, salumi, pane e miele dal gusto incredibilmente genuino! Il centro è di fatto costituito da due piazze irregolari, collegate da un corto ma elegante viale alberato che sottolineano di fatto l’origine medievale del borgo. Nelle due piazze sorgono rispettivamente il Municipio e il Castello Prinetti (già Visconti), dal quale si staglia la caratteristica Torre di Merate. Da qui parte via Manzoni, che termina all’altezza delle scuole medie, un tempo collegio dei Padri Somaschi e dove studiò nientemeno che Alessandro Manzoni. Partendo dal Municipio, invece, dapprima scendendo per via Trento per poi risalire via Roma, si passa di fianco alla maestosa Villa Belgiojoso e si arriva fino alla chiesa par- rocchiale di Sant’Ambrogio... eh si, condividiamo il patrono con Milano, e dovreste vedere che mercato il 7 dicembre!!! Da qui, risalendo tutta via Baslini, si arriva al cimitero del paese, che a molti potrebbe interessare per fare due passi immersi nel silenzio. Ma quello che più colpisce è la chiesa abbandonata dedicata alla Santissima Immacolata (ex oratorio San Luigi, per i locali), una spettrale figura che si erge tra edere e sterpaglie e circondata dall’alone di numerose leggende. Nei nebbiosi crepuscoli di novembre c’è chi giura di aver visto delle ombre vagolare tra ciò che resta delle vecchie vetrate. Lasciata questa inquietante tappa del nostro percorso ideale possiamo affacciarci al parco di Villa Belgiojoso e decidere di ridi- scendere in paese, oppure prendere via del Subaglio per far visita alla splendida Villa Subaglio e fare due passi in mezzo alla campagna fino ad arrivare dapprima all’osservatorio astronomico di Brera (prenotate con ampio anticipo la visita e l’osservazione del cielo, non ve ne pentirete) per poi raggiungere Sartirana, una delle frazioni del paese. Fate il giro del piccolo lago lasciandovi incantare dal fascino delle ninfee e fate una meritata pausa alla locanda di Cassina Frà Martino e, se volete esagerare, potete spingervi fino al Santuario della Madonna del Bosco, dove il giovane Angelo Roncalli (che molti avrebbero poi chiamato Papa Giovanni XXIII) si recava frequentemente dalla vicina provincia di Bergamo per volgere le sue preghiere. Tutto il giro vi prenderà al massimo 4 ore, ma tutto dipenderà da quanto vi fermerete all’osteria!
Dal sito del Santuario: "Il 9 maggio 1617 tre pastorelli stavano pascolando il gregge nel bosco, quando, sui tre grandi castagni che si ergevano intorno alla Sorgente del Lupo, scorsero la grande Signora tra luci e splendori celestiali e armoniose melodie. Pietro, uno dei bimbi, con grande meraviglia colse un bel riccio maturo (in primavera!) e per tutto il popolo ciò rappresentò il segno prodigioso che la Beata Vergine Maria desiderava essere onorata in quel luogo. Iniziava così la devozione alla Madonna del Bosco o Madonna del Riccio o Madonna dei Miracoli di Imbersago. Tra le prime grazie elargite spicca quella della liberazione di un bimbo dalle fauci di un lupo, non appena la mamma invocò Maria Santissima." Il santuario è sempre stato nel cuore del giovane Angelo Roncalli (il futuro Papa Giovanni XXIII), tanto che si recava spesso dalla vicina Sotto al Monte, dov'era nato, per rivolgere le sue preghiere. Il colle su cui sorge è ricco di castagni, e d'autunno è un piacere passeggiare nei boschi a raccogliere i ricci!
6 locals recommend
Sanctuary of Madonna of Bosco
1 Via del Santuario
6 locals recommend
Dal sito del Santuario: "Il 9 maggio 1617 tre pastorelli stavano pascolando il gregge nel bosco, quando, sui tre grandi castagni che si ergevano intorno alla Sorgente del Lupo, scorsero la grande Signora tra luci e splendori celestiali e armoniose melodie. Pietro, uno dei bimbi, con grande meraviglia colse un bel riccio maturo (in primavera!) e per tutto il popolo ciò rappresentò il segno prodigioso che la Beata Vergine Maria desiderava essere onorata in quel luogo. Iniziava così la devozione alla Madonna del Bosco o Madonna del Riccio o Madonna dei Miracoli di Imbersago. Tra le prime grazie elargite spicca quella della liberazione di un bimbo dalle fauci di un lupo, non appena la mamma invocò Maria Santissima." Il santuario è sempre stato nel cuore del giovane Angelo Roncalli (il futuro Papa Giovanni XXIII), tanto che si recava spesso dalla vicina Sotto al Monte, dov'era nato, per rivolgere le sue preghiere. Il colle su cui sorge è ricco di castagni, e d'autunno è un piacere passeggiare nei boschi a raccogliere i ricci!
E' il paese Natale di Papa Giovanni XXIII, si tratta di un piccolo borgo medievale molto antico, nato alle pendici delle prealpi. Oltre alla casa natale del Papa è consigliata la visita alla chiesetta di Sant'Egidio in Fontanella. A Fontanella c'è anche un ottimo ristorante dove fermarsi a mangiare.
11 locals recommend
Sotto il Monte Giovanni XXIII
11 locals recommend
E' il paese Natale di Papa Giovanni XXIII, si tratta di un piccolo borgo medievale molto antico, nato alle pendici delle prealpi. Oltre alla casa natale del Papa è consigliata la visita alla chiesetta di Sant'Egidio in Fontanella. A Fontanella c'è anche un ottimo ristorante dove fermarsi a mangiare.
La rivoluzione industriale italiana è passata anche da questi esperimenti. Un villaggio creato attorno ad un'industria alla fine dell'800 per facilitare gli abitanti e favorire la produttività della fabbrica. Sogno socialista e utopico di benigno Crespi, fu il primo villaggio industriale d'Europa. Sorse anche una nuova centrale idroelettrica, recentemente ristrutturata, che vale la pena di visitare. C'è anche un aspetto più oscuro della vita di Crespi d'Adda... si dice infatti che il cimitero sia un luogo misterioso, culla del satanismo. Ci sono amici e cugini di amici che sostengono le cose più incredibili, e Dario Argento ha voluto questa location nel suo film Profondo Rosso! Fesserie o no, il luogo ormai sta entrando nel mito, e chi visita Crespi non può non passeggiare per i vialetti del cimitero.
Industrial Village of Crespi D'Adda, UNESCO site
18 Corso Alessandro Manzoni
La rivoluzione industriale italiana è passata anche da questi esperimenti. Un villaggio creato attorno ad un'industria alla fine dell'800 per facilitare gli abitanti e favorire la produttività della fabbrica. Sogno socialista e utopico di benigno Crespi, fu il primo villaggio industriale d'Europa. Sorse anche una nuova centrale idroelettrica, recentemente ristrutturata, che vale la pena di visitare. C'è anche un aspetto più oscuro della vita di Crespi d'Adda... si dice infatti che il cimitero sia un luogo misterioso, culla del satanismo. Ci sono amici e cugini di amici che sostengono le cose più incredibili, e Dario Argento ha voluto questa location nel suo film Profondo Rosso! Fesserie o no, il luogo ormai sta entrando nel mito, e chi visita Crespi non può non passeggiare per i vialetti del cimitero.
È un parco regionale pieno di sentieri, uno più bello dell'altro. Sicuramente vale la pena organizzare qualche scampagnata!
22 locals recommend
Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone
22 locals recommend
È un parco regionale pieno di sentieri, uno più bello dell'altro. Sicuramente vale la pena organizzare qualche scampagnata!
Il parco divertimenti abbandonato regala un brivido di mistero a chi decide di fare una passeggiata tra le sue rovine! D'estate sono organizzate numerose feste ed è possibile fare il BBQ.
Consonno
Il parco divertimenti abbandonato regala un brivido di mistero a chi decide di fare una passeggiata tra le sue rovine! D'estate sono organizzate numerose feste ed è possibile fare il BBQ.

Informazioni sulla città/località

Il borgo medievale in riva al fiume Adda è molto caratteristico, e fare due passi lungo la riva a nord o a sud è molto rilassante.
9 locals recommend
Brivio
9 locals recommend
Il borgo medievale in riva al fiume Adda è molto caratteristico, e fare due passi lungo la riva a nord o a sud è molto rilassante.
È un paesino minuscolo e grazioso. Dal centro storico si scende verso l'Adda dove è presente il traghetto progettato da Leonardo da Vinci... traghetto che guidava mio nonno negli anni '90. La curiosità è che la barca fa la spola tra la sponda lecchese e quella bergamasca senza l'utilizzo di propulsori meccanici, ma solo grazie alla forza della corrente del fiume.
13 locals recommend
Imbersago
13 locals recommend
È un paesino minuscolo e grazioso. Dal centro storico si scende verso l'Adda dove è presente il traghetto progettato da Leonardo da Vinci... traghetto che guidava mio nonno negli anni '90. La curiosità è che la barca fa la spola tra la sponda lecchese e quella bergamasca senza l'utilizzo di propulsori meccanici, ma solo grazie alla forza della corrente del fiume.
L'attrazione principale di Paderno è il Ponte San Michele, opera di ingegneria industriale della fine dell'800. Interamente fatto in ferro, sovrasta il fiume Adda tra le provincie di Lecco e Bergamo. La peculiarità è che nel piano superiore ci passano le macchine, mentre nel piano inferiore ci passa il treno. Nel territorio del comune c'è anche una centrale idroelettrica, con la diga che sbarra il corso del fiume, l'Eco-Museo di Leonardo (che percorre il sistema di chiuse progettato dal famoso inventore) e le rapidi dell'Adda Vecchia, come la chiamiamo noi... la leggenda narra che queste rapidi abbiano ispirato Leonardo quando ha dipinto lo sfondo della Vergine delle Rocce.
Paderno d'Adda
L'attrazione principale di Paderno è il Ponte San Michele, opera di ingegneria industriale della fine dell'800. Interamente fatto in ferro, sovrasta il fiume Adda tra le provincie di Lecco e Bergamo. La peculiarità è che nel piano superiore ci passano le macchine, mentre nel piano inferiore ci passa il treno. Nel territorio del comune c'è anche una centrale idroelettrica, con la diga che sbarra il corso del fiume, l'Eco-Museo di Leonardo (che percorre il sistema di chiuse progettato dal famoso inventore) e le rapidi dell'Adda Vecchia, come la chiamiamo noi... la leggenda narra che queste rapidi abbiano ispirato Leonardo quando ha dipinto lo sfondo della Vergine delle Rocce.
Le primissime parole che Alessandro Manzoni, nei suoi Promessi Sposi, scrisse per iniziare l'Opera che diede all'Italiano la dignità di lingua della Nazione, furono: "Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talchè non è chi, al primo vederlo, purchè sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune." [...] Lecco è la città del Manzoni, la città dove crebbe e che lo ispirò nella scrittura del suo capolavoro. È decisamente la città meno nota della regione a Nord di Milano, ma vale la pena di visitarla, se non altro perché è la città in cui sono nato e dove ho frequentato le scuole superiori. Ma, scherzi a parte, qui è possibile visitare il centro storico medievale, concedendosi un'ottima brioche al Bar Frigerio, in piazza Mecenati e, proprio di fronte, un aperitivo gustoso al Caffè Commercio. Sotto alla torre campanaria del duomo, dedicato a San Nicolò, la piazza si apre alla vista del Lago di Como (che qui, in questo suo ramo orientale, tutti chiamano Lago di Lecco). Ma la caratteristica mozzafiato è la cornice di montagne che circonda il paesaggio e che in maniera così sublime sono state cristallizzate dalle parole di Alessandro Manzoni. Qui troviamo il Monte San Martino, che sovrasta la città, e la Grigna... pericolosissima montagna che ha ispirato i "ragni di lecco", la famosissima scuola di arrampicata libera. E poi c'è il Resegone, che con le sue mille punte è la Prealpe più alta d'Italia. E qui a Lecco, proprio dove sorge il vecchio ponte Azzone Visconti, il fiume Adda torna a rivivere dopo essersi immerso nel Lario. Da lecco si può partire per fare una gita in Valsassina, una valle ricca di storie di brigantaggio e violenti signorotti locali, dal sublime formaggio e patria delle sorgenti dell'acqua Norda. Luogo di produzione dell'acciaio di Premana e della Sagra delle Sagre di Pasturo. Prendete una "Corriera" e esploratela fino a ridiscendere sul Lago di Como a Dervio o a Bellano. Oltre al Lago di Como, il territorio a Nord della Brianza è costellato di piccoli laghi di origine glaciale, come il Lago di Oggiono, di Annone, di Pusiano, di Bosisio Parini (eh si... anche il Parini era di queste zone), vale la pena di visitarli tutti. Lecco è una città da scoprire con calma.
183 locals recommend
Lecco
183 locals recommend
Le primissime parole che Alessandro Manzoni, nei suoi Promessi Sposi, scrisse per iniziare l'Opera che diede all'Italiano la dignità di lingua della Nazione, furono: "Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talchè non è chi, al primo vederlo, purchè sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune." [...] Lecco è la città del Manzoni, la città dove crebbe e che lo ispirò nella scrittura del suo capolavoro. È decisamente la città meno nota della regione a Nord di Milano, ma vale la pena di visitarla, se non altro perché è la città in cui sono nato e dove ho frequentato le scuole superiori. Ma, scherzi a parte, qui è possibile visitare il centro storico medievale, concedendosi un'ottima brioche al Bar Frigerio, in piazza Mecenati e, proprio di fronte, un aperitivo gustoso al Caffè Commercio. Sotto alla torre campanaria del duomo, dedicato a San Nicolò, la piazza si apre alla vista del Lago di Como (che qui, in questo suo ramo orientale, tutti chiamano Lago di Lecco). Ma la caratteristica mozzafiato è la cornice di montagne che circonda il paesaggio e che in maniera così sublime sono state cristallizzate dalle parole di Alessandro Manzoni. Qui troviamo il Monte San Martino, che sovrasta la città, e la Grigna... pericolosissima montagna che ha ispirato i "ragni di lecco", la famosissima scuola di arrampicata libera. E poi c'è il Resegone, che con le sue mille punte è la Prealpe più alta d'Italia. E qui a Lecco, proprio dove sorge il vecchio ponte Azzone Visconti, il fiume Adda torna a rivivere dopo essersi immerso nel Lario. Da lecco si può partire per fare una gita in Valsassina, una valle ricca di storie di brigantaggio e violenti signorotti locali, dal sublime formaggio e patria delle sorgenti dell'acqua Norda. Luogo di produzione dell'acciaio di Premana e della Sagra delle Sagre di Pasturo. Prendete una "Corriera" e esploratela fino a ridiscendere sul Lago di Como a Dervio o a Bellano. Oltre al Lago di Como, il territorio a Nord della Brianza è costellato di piccoli laghi di origine glaciale, come il Lago di Oggiono, di Annone, di Pusiano, di Bosisio Parini (eh si... anche il Parini era di queste zone), vale la pena di visitarli tutti. Lecco è una città da scoprire con calma.
Il centro storico di Vimercate è molto antico, pare risalente all'epoca romana. Il Ponte di San Rocco sul torrente Molgora è un'altra attrazione.
Vimercate
Il centro storico di Vimercate è molto antico, pare risalente all'epoca romana. Il Ponte di San Rocco sul torrente Molgora è un'altra attrazione.
La "Festa della Burolla" (la caldarrosta) del piccolo borgo di Campsirago è una chicca! Ogni anno a metà ottobre la minuscola frazione montana di Colle Brianza si anima di musica, vin brulé e soprattutto castagne! Sopra un grande braciere nella piazza principale girano vorticosamente le famose burolle, accompagnate dalla musica e dal ballo frenetico degli astanti, sorridenti e paonazzi, mentre i più tranquilli vanno a buttarsi su un prato a godersi l’ultimo tiepido sole dell’anno! Ma non è semplice arrivare, oserei dire che solo i più valorosi potranno bearsi di quell’atmosfera tolkeniana! Bisogna infatti partire da casa, rigorosamente con mezzi propri, trovare parcheggio nella frazione Nava, prendere una navetta e percorrere l’ultimo km a piedi... ma il viaggio è paradigmatico, l’emblema della vera cultura brianzola: fatica, fatica e ancora fatica, molta pazienza, perseveranza, alla fine la raccolta del frutto dei propri sforzi e la grande festa per celebrare le proprie capacità e divertirsi senza pensieri e con semplice euforia, godendosi i paesaggi di questo meraviglioso territorio!
Campsirago
La "Festa della Burolla" (la caldarrosta) del piccolo borgo di Campsirago è una chicca! Ogni anno a metà ottobre la minuscola frazione montana di Colle Brianza si anima di musica, vin brulé e soprattutto castagne! Sopra un grande braciere nella piazza principale girano vorticosamente le famose burolle, accompagnate dalla musica e dal ballo frenetico degli astanti, sorridenti e paonazzi, mentre i più tranquilli vanno a buttarsi su un prato a godersi l’ultimo tiepido sole dell’anno! Ma non è semplice arrivare, oserei dire che solo i più valorosi potranno bearsi di quell’atmosfera tolkeniana! Bisogna infatti partire da casa, rigorosamente con mezzi propri, trovare parcheggio nella frazione Nava, prendere una navetta e percorrere l’ultimo km a piedi... ma il viaggio è paradigmatico, l’emblema della vera cultura brianzola: fatica, fatica e ancora fatica, molta pazienza, perseveranza, alla fine la raccolta del frutto dei propri sforzi e la grande festa per celebrare le proprie capacità e divertirsi senza pensieri e con semplice euforia, godendosi i paesaggi di questo meraviglioso territorio!

Offerta gastronomica

A Merate c’è la Grotta Azzurra per una buona pizza (è anche un buon ristorante), il pizzaiolo ha vinto diversi campionati mondiali e la mia pizza preferita è la Reale, con carpaccio di carne, crema di tartufo, brie e rucola.
Pizzeria Grotta Azzurra
64 Viale Giuseppe Verdi
A Merate c’è la Grotta Azzurra per una buona pizza (è anche un buon ristorante), il pizzaiolo ha vinto diversi campionati mondiali e la mia pizza preferita è la Reale, con carpaccio di carne, crema di tartufo, brie e rucola.
Brut è il ristorante preferito di Merate da una coppia di carissimi amici, Paola e Luca, che ricercano sempre la qualità del cibo e l’eccellenza del vino. Da Brut potete anche fare un aperitivo o un dopo cena. Spesso con musica dal vivo. Di certo il locale più Glamour di Merate.
Brut Merate
1 Via Monsignor Natale Basilico
Brut è il ristorante preferito di Merate da una coppia di carissimi amici, Paola e Luca, che ricercano sempre la qualità del cibo e l’eccellenza del vino. Da Brut potete anche fare un aperitivo o un dopo cena. Spesso con musica dal vivo. Di certo il locale più Glamour di Merate.
Per gli amici "da Oscar". Ottimo locale per gli aperitivi, specialmente durante i periodi miti, per via del giardino sul retro. Situato in pieno centro a Merate, si può raggiungere anche con una mezz'oretta di passeggiata dall'appartamento.
LA VINERIA & Compagnia Bella
3 Viale Lombardia
Per gli amici "da Oscar". Ottimo locale per gli aperitivi, specialmente durante i periodi miti, per via del giardino sul retro. Situato in pieno centro a Merate, si può raggiungere anche con una mezz'oretta di passeggiata dall'appartamento.
Le brioche più buone della zona le fa Milena, o meglio, suo marito Franco! Pasticceria un po' vecchio stile ma decisamente di qualità... Ottima qualità! Incredibili i panettoni a Natale e le colombe di Pasqua! E' possibile anche mangiare a mezzogiorno con menù lavoratori, ma il cuoco si da decisamente da fare e di certo il risultato non è da mensa o da Osteria, anche per questo verso qualità e sapore sono impeccabili.
PASTICCERIA MILENA
11 Via Milano
Le brioche più buone della zona le fa Milena, o meglio, suo marito Franco! Pasticceria un po' vecchio stile ma decisamente di qualità... Ottima qualità! Incredibili i panettoni a Natale e le colombe di Pasqua! E' possibile anche mangiare a mezzogiorno con menù lavoratori, ma il cuoco si da decisamente da fare e di certo il risultato non è da mensa o da Osteria, anche per questo verso qualità e sapore sono impeccabili.
Pizzeria d'asporto molto buona, con grande varietà di impasti e gusti.
Farina Trentatré Merate
35 Via Bergamo
Pizzeria d'asporto molto buona, con grande varietà di impasti e gusti.
La mia gelateria preferita. Ovviamente siciliana! Cannoli speciali e gelato al pistacchio come quello che si mangia a Catania! Super super consigliato!
La Voglia Matta
39 Via Bergamo
La mia gelateria preferita. Ovviamente siciliana! Cannoli speciali e gelato al pistacchio come quello che si mangia a Catania! Super super consigliato!
Ristorante che è una punto di riferimento della zona.
Ristorante Passone
10 Via del Pertevano
Ristorante che è una punto di riferimento della zona.
Ottimo agriturismo immerso nel verde e nelle vigne di Montevecchia
Tenuta Valcurone
Via Privata Ostizza
Ottimo agriturismo immerso nel verde e nelle vigne di Montevecchia
Ristorante segnalato dalla Guida Michelin
Ristorante La Piazzetta
3 Largo Maria Gaetana Agnesi
Ristorante segnalato dalla Guida Michelin
Pub\Tavola Calda che fa ottimi aperitivi con taglieri di salumi e formaggi della zona. Vista spettacolare a tuffo sulla Pianura Padana!
Il Ritrovo
5 Largo Maria Gaetana Agnesi
Pub\Tavola Calda che fa ottimi aperitivi con taglieri di salumi e formaggi della zona. Vista spettacolare a tuffo sulla Pianura Padana!
Mangiare un buon hamburger all'interno di un capannone industriale!
Hangar Burger
5 Via dell'Artigianato
Mangiare un buon hamburger all'interno di un capannone industriale!
Il Covo sorge nei locali della vecchia macelleria del paese, e la famiglia di quegli stessi macellai ora gestisce questo meraviglioso locale! L'ambiente è quello di una accogliente trattoria, familiare e ben curata, la cucina è ricercata, i piatti abbondanti e la scelta dei vini è superba. Il proprietario è un vero serbatoio di aneddoti e può raccontarvi una storia per ogni vino che serve, perché per ogni vino ha dedicato tempo e dedizione così, mentre il figlio cucina i primi e la moglie i secondi, potete farvi consigliare la bottiglia perfetta per l'offerta gastronomica. Ah, stavo per dimenticare... anche i prezzi sono da trattoria! Uscirete da questo gioiello di Enoteca con Cucina sazi, soddisfatti e meno poveri di quanto vi potreste aspettare!
Il Covo - Enoteca Con Cucina - Osnago
28 Via Camillo Benso Conte di Cavour
Il Covo sorge nei locali della vecchia macelleria del paese, e la famiglia di quegli stessi macellai ora gestisce questo meraviglioso locale! L'ambiente è quello di una accogliente trattoria, familiare e ben curata, la cucina è ricercata, i piatti abbondanti e la scelta dei vini è superba. Il proprietario è un vero serbatoio di aneddoti e può raccontarvi una storia per ogni vino che serve, perché per ogni vino ha dedicato tempo e dedizione così, mentre il figlio cucina i primi e la moglie i secondi, potete farvi consigliare la bottiglia perfetta per l'offerta gastronomica. Ah, stavo per dimenticare... anche i prezzi sono da trattoria! Uscirete da questo gioiello di Enoteca con Cucina sazi, soddisfatti e meno poveri di quanto vi potreste aspettare!
Azienda agricola immersa nella quiete, derivante da un'azienda florovivaistica.
Fund Brugarolo Farm NatureSpa
15 Via A. Manzoni
Azienda agricola immersa nella quiete, derivante da un'azienda florovivaistica.
Senza andare fino a Monza, Milano o Bergamo, Asahi a Cernusco Lombardone è il miglior ristorante giapponese della zona.
8 locals recommend
Asahi
1 Viale Tibaldi
8 locals recommend
Senza andare fino a Monza, Milano o Bergamo, Asahi a Cernusco Lombardone è il miglior ristorante giapponese della zona.
Un posto dove mangiare il Galletto Vallespluga con le mani! La location è unica e ti permetterà di mangiare nel cuore dell'aia di una cascina lombarda tipica! Semplice, divertente ed economico. Lo conosiglio!
Rosita - Galletto e Birra Besana Brianza
31 Via Alcide De Gasperi
Un posto dove mangiare il Galletto Vallespluga con le mani! La location è unica e ti permetterà di mangiare nel cuore dell'aia di una cascina lombarda tipica! Semplice, divertente ed economico. Lo conosiglio!
Una stella Michelin, qualità garantita!
11 locals recommend
Pierino Penati
36 Via XXIV Maggio
11 locals recommend
Una stella Michelin, qualità garantita!
Una stella Michelin dello chef Emanuele Petrosino.
Ristorante Bianca Sul Lago
18 Via Dante Alighieri
Una stella Michelin dello chef Emanuele Petrosino.

City advice

Getting around

La machina è il mezzo migliore per esplorare la zona

Ci sono due stazioni ferroviarie vicino a casa. La stazione di Cernusco-Merate, sulla linea S8 Milano-Lecco via Carnate, e la stazione di Paderno-Robbiate, sulla linea Milano-Bergamo via Carnate.
Book before you go

Osservatorio Astronomico di Brera, a Merate

La visita serale, se accompagnata dal bel tempo, si conclude con una lunga osservazione del cielo, effettuata con uno dei telescopi più grandi d'Italia.
Don't miss

Mercato dei produttori locali il giovedì

Si trova nella piazza dietro al Municipio
Don't miss

Gita in barca sul fiume Adda

Partenza dal porto di Imbersago (LC), proprio di fianco al traghetto di Leonardo
Travelling with kids

Leolandia - Minitalia

A Capriate San Gervasio (BG).